La partecipazione degli studenti, benché fosse giorno di lezione, è stata massiccia. Ciascuno, giurista o meno, non ha mancato di essere presente all’appuntamento (che si inseriva nel ciclo di incontri con i giudici della Corte Costituzionale) ed è stato pronto a recepire quanto il Professore avesse da offrirgli su un tema attualissimo come il problema carcerario e il suo sovraffollamento. Gli obiettivi del Giudice non si sono però fermarti a dare un semplice quadro descrittivo della situazione attuale ma hanno cercato di trovare soluzioni concrete, soprattutto, collegando il problema al principio di sussidiarietà sancito dalla nostra Costituzione, in particolare alla sussidiarietà orizzontale e al volontariato.
Il punto di partenza non è stato tuttavia la Costituzione, come ci si sarebbe potuto aspettare, ma l’enciclica di Papa Benedetto XVI ‘Caritas in veritate’. Dopo tutto come ci ricorda lo stesso giudice «c’è uno stretto legame tra la logica cristiana, la Dottrina Sociale della Chiesa, e la Costituzione»: così la giustizia e, il suo fondamento nei tre principi del diritto romano, da sola risulta incompleta; ha bisogno della carità e, senza quella possibilità di dare qualcosa che appartiene a te stesso, senza una reciprocità e il rispetto della dignità di ciascun individuo non può aprire al principio della gratuità, del dono e quindi della misericordia.
In uno stato in cui il carcere è visto come una ‘discarica sociale’ e allo stesso tempo come unica pena utilizzabile, diventa importante, anche al fine di rispettare le pressanti scadenze di riforma che l’Unione Europea ci chiede, una applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale attraverso il coinvolgimento della realtà locale, circostante al carcere stesso, al fine da garantire un veloce adempimento dell’articolo 27 della Costituzione e tendere alla rieducazione dell’individuo.
Un esempio, quello di Giovanni Maria Flick di persona in gradodi incantare la platea, nonostante le alte cariche ricoperte, con la capacità di analizzare un argomento così importante con termini accessibili e coinvolgenti anche per i non addetti ai lavori.
Fonte: Sito web Università Cattolica del Sacro Cuore – Cristian Gallorini