Si può cogliere un percorso in queste riflessioni ad alta voce che muovono dal drammatico risveglio dell’11 settembre 2001, un leit motiv comune in questi tempi di grandi speranze e grandi dubbi. È un cammino che si affranca dalle utopie e dai sogni della globalizzazione verso la consapevolezza della necessità di diritti fondamentali e comuni, indispensabili per governare un fenomeno complesso. Che attinge dal passato prossimo e dalla memoria delle violazioni dei diritti umani per comprendere meglio i valori del presente. Che invita a guardare ai doveri e alla solidarietà, alla giustizia ma anche alla pace. Che sa che non si può prescindere dal ripensamento del rapporto tra mercati ed etica se si vuole supplire alle deformazioni di una globalizzazione che sinora sembra essersi occupata solo di economia, di informazione e, negli ultimi tempi, di lotta al terrorismo. In questo percors, il contributo dell’Europa è, deve esere prepotentemente presente.
Edizioni Piemme – 2004